Quei circa 160 passeggeri diretti a Catania che sarebbero dovuti arrivare allo scalo siciliano attorno alle 23 di giovedi', sono quindi dovuti dimanere (riprotetti con cena e albergo) al San Francesco, per partire alle 12 di venerdi', avendo l'operativo Ryanair di Dublino (sono queste le norme che regolano i voli con decisioni esclusivamente delle Compagnie - ndr- ) disposto di inviare da Ciampino un volo "ferry" (scarico) per prelevare i passeggeri e portarli a destinazione. I ringraziamenti al personale di Sase, al direttore, agli addetti dell'imbarco cosi' alla sicurezza, sono arrivati nella mattinata di venerdi', quando dopo alcune incomprensioni (c'e' stato chi chiedeva un'auto per correre in Sicilia, chi un passaggio da un altro scalo.....convinti, sbagliando, che non sarebbe mai arrivato un altro aereo Ryanair) tanti hanno riconosciuto la cortesia e la professionalita' nell'assistenza data, in presenza di una situazione di maltempo del tutto imprevedibile, accentuata poi dalla scarsa collaborazione - diciamo noi di CIS - della direzione dello scalo Dorico. Sarebbe bastato far attendere l'aeromobile Ryanair dirottato su Ancona, 3 ore e mezzo circa, il tempo necessario per i bus (fatti intervenire subito dopo il non atterraggio per nebbia) per trasferire li' i passeggeri diretti a Catania. Una domanda: quanto e' costata la riprotezione dei passeggeri a Ryanair, vaucher e albergo, costo dei bus sia in ritorno, che per gli alberghi, personale di Sase e dello scalo dorico? La sicurezza degli atterraggi e decolli anche in situazione meteo avverse, deve essere comunque sempre garantita al massimo e su questo, decide sempre il Comandante del Volo e la Compagnia. Per la cronaca; oggi alle 9,30 e' arrivato un volo della Fuorza Aerea Colombiana (in foto) che ha portato in Umbria, ad Assisi, il presidente Santos ela sua delegazione. PP