City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Domenica 11 Dicembre 2016 16:43

Governo: Mattarella incarica Gentiloni. Domani forse la squadra

(CIS) - Perugia, dic - E' Paolo Gentiloni, come le previsioni lasciavano intendere, il Premier in pectore. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli ha conferito l'incarico nella tarda mattinata di domenica 11 dicembre. Il ministro degli Esteri dimissionario ha accettato con riserva, come insegna la prassi. "Non per scelta ma per responabilita' ci muoveremo nel quadro della maggioranza esistente" ha evidenziato nelle sue prime dichiarazioni, sottolineando la necessita di procedere in tempi rapidissimi. "Sono consapevole della necessita' di dare un governo nella pienezza dei poteri", ed ancora "conto di riferire al presidente della Repubblica al piu' presto possibile". ... segue

Gentiloni, molto vicino al Premier dimissionario Matteo Renzi, ha speso parole di stima nei suoi confornti. "Dalle consultazioni - ha rilevato - e' emersa la conferma della decisione del presidente Matteo Renzi di non accettare un reincarico, in coerenza con l'impegno piu' volte manifestato nel corso della campagna referendaria. Questa coerenza merita rispetto da parte di tutti". Se la formazione del nuovo Governo è la priorità, l'obiettivo nel medio-lungo periodo resta quello di definire la nuova legge elettorale. Il lavoro compiuto dal presidente della Repubblica  durante le consultazioni, ha infatti ammesso il Premier incaricato, "sara' la mia base per il nuovo governo e per accompagnare e facilitare il lavoro delle forze parlamentari per definire con la necessaria sollecitudine la nuova legge elettorale"Dopo il colloquio con Sergio Mattarella, Gentiloni si è recato al Senato per incontrare - come consuetudine vuole - il presidente del Senato Pietro Grasso e, successivamente, è andato a Montecitorio per incontrare la presidente della Camera Laura Boldrini. I tempi di lavoro, è quindi certo che saranno strettissimi. Già domani, filtra dalle indiscrezioni, Gentiloni potrebbe tornare al Quirinale per sciogliere la riserva. Non va dimenticato infatti che il prossimo 15 dicembre si svolgera' a Bruxelles il Consiglio europeo. Appuntamento al quale il premier potrebbe arrivare avendo anche gia' giurato. Ma non e' escluso, vista la sollecitudine con cui si procede, che possa esserci prima di giovedi' anche la fiducia del Parlamento. In ogni caso il passo formale per avere un esecutivo pienamente in carica e' il giuramento nelle mani del capo dello Stato. Una situazione analoga si verificò nel giugno 2001 con Silvio Berlusconi premier, che ando' al Consiglio europeo di Goteborg in Svezia avendo giurato ma senza la fiducia delle Camere. 

 


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