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Giovedì 24 Novembre 2016 14:07

Politiche di genere: Presidente ‘Cpo’, bene legge così si combatte violenza contro le donne

(CIS) - Perugia nov. -– "Alla vigilia del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, l'approvazione della legge regionale sulle politiche di genere assume un particolare significato, riconoscendo, sistematizzando e rafforzando la rete regionale dei servizi di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, un obiettivo che il Centro pari opportunità della Regione Umbria, attraverso il Telefono Donna, ha contribuito a raggiungere al fianco di tante donne del mondo dell'associazionismo impegnate, quotidianamente, con competenza e reciproco sostegno, a garantire servizi di donne per le donne". Lo ha detto la presidente del Centro pari opportunità della Regione Umbria, Chiara Pucciarini, commentando l'approvazione, avvenuta nei giorni scorsi, della legge "Norme per le politiche di genere e per una nuova civiltà delle relazioni tra donne e uomini" da parte dell'Assemblea legislativa dell'Umbria. segue

"La legge – ha proseguito la presidente - ha il pregio di avere recepito ciò che, da sempre, chi opera nel contrasto alla violenza di genere pone come necessario: la necessità di mettere a sistema le azioni a favore delle donne vittime di violenza maschile, secondo un approccio integrato, multifattoriale e multilivello, al fine di superare la logica emergenziale che ancora connota la gestione del fenomeno e intervenendo, piuttosto, con azioni sistemiche volte anche a contrastare pregiudizi e stereotipi di genere". Pucciarini ha quindi ricordato che il testo normativo è arrivato al termine di un lungo e partecipato confronto che ha coinvolto istituzioni, università, organismi di parità, enti e parti sociali ma, soprattutto, il mondo dell'associazionismo femminile. "La legge che oggi vede la luce – ha aggiunto Pucciarini -, costituita da un testo normativo che ha anche il valore di potersi adattare ai cambiamenti sociali, testimonia l'attenzione delle istituzioni e attesta un impegno congiunto per una vera e propria battaglia di civiltà ed evoluzione culturale. Oggi siamo felici per avere raggiunto sì un punto di arrivo – ha concluso la presidente -, ma soprattutto una nuova base da cui ripartire insieme verso una auspicabile, reale, nuova civiltà delle relazione tra donne e uomini, tra cittadine e cittadini".


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