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Venerdì 28 Ottobre 2016 18:33

Terremoto: in Valnerina, patrimonio di fede e arte e' perduto

(CIS) - Spoleto/Norcia ott. - Il patrimonio di fede e di arte e' andato perduto: la chiesa di S. Salvatore a Campi di Norcia è crollata; la facciata dell'Abbazia di S. Eutizio, con lo splendido rosone, non c'è più; la chiesa della Madonna delle Grazie a Campi Alto è sventrata; quella di S. Andrea sempre a Campi Alto è a rischio crollo da un momento all'altro; stessa sorte per la bella chiesa della Madonna Bianca ad Ancarano; altre chiese della parrocchia dell'Abbazia di S. Eutizio sono lesionate gravemente. In sostanza, nelle Valli Castoriana e Campania non c'è più una chiesa agibile. Lo ha detto mons. Renato Boccardo Vescovo di Spoleto, in costante contatto con la Curia e con il centro coordinamento dei soccorsi di Norcia. "Le Chiese che non ci sono più. Questi edifici sacri erano il simbolo di un popolo e di un territorio, scrigni di spiritualità e di arte, luoghi della memoria - ha aggiunto - e della speranza: ora non ci sono più. E se anche si dovessero in qualche modo recuperare, non saranno più come prima. Pensiamo alla splendida chiesa di S. Salvatore, già Pieve di Santa Maria, della quale abbiamo le prime notizie già nel 1115. Era composta da due edifici: il più antico, a sinistra, era del Trecento e fu costruito sulla preesistente pieve; nella seconda metà del '400 è stata aggiunta la parte destra". segue

"Nella parte sinistra c'era una monumentale iconostasi costruita nel 1463, composta da tre archi poggianti su due colonne ottagonali con capitelli a foglie d'acanto. In basso furono dipinti l'Annunciazione, la Pietà, le pie donne al Sepolcro e la scena della Resurrezione; negli archetti, gli Apostoli e la Madonna col Bambino. Una scalinata in pietra permetteva di raggiungere la parte superiore dell'iconostasi dove era venerato il miracoloso Crocifisso ligneo che diede il nuovo nome all'antica pieve. È difficile, poi, pensare all'Abbazia di S. Eutizio, uno dei complessi monastici più antichi d'Italia, frequentato da S. Benedetto, senza il suo splendido rosone sulla facciata, con agli angoli i quattro evangelisti. Anche l'edificio che si sviluppa di fianco alla chiesa è seriamente compromesso. Dinanzi a queste macerie le persone versano lacrime, sui loro volti è scolpito lo smarrimento di chi non ha più punti di riferimento, di chi sa che d'ora in poi la vita di queste valli sarà completamente diversa. A Norcia il nuovo sisma ha aggravato la già preoccupante situazione delle chiese (su tutte la concattedrale di S. Maria e la basilica di S. Benedetto) e creato nuovi danni: la facciata della chiesa della Madonna delle Grazie è crollata in buona parte, così come si è ulteriormente aggravata la situazione della chiesa del Crocifisso e del monastero delle Benedettine di S. Antonio. abstract fonte com


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