(CIS) - Amatrice, ago. - L'agricoltura e la zootecnia sono in ginocchio nelle zone del centro Italia colpite dal sisma; le organizzazioni dell'agricoltura stanno impegandosi al massimo per dare sostegno ai tanti coltivatori e aziende zootecniche costrette a spostare i loro bestiame in altre zone, dopo che le stalle non hanno retto alla furia del sisma; alcune solo lesionate, ma pericolose. Nelle zone di Amatrice ed Accumuli sono circa 6000 i capi che hanno bisogno di ricovero prima dell'arrivo del freddo e dell'inverno. Nelle Marche, l'assessore al ramo Anna Casini ha tenuto una prima riunione nella sede del Centro operativo misto di Arquata del Tronto presenti gli assessori all'agricoltura Casini per le Marche, Carlo Hausmann per il Lazio, Dino Pepe per l'Abruzzo e Fernanda Cecchini per l'Umbria. I quattro assessori, nei prossimi giorni incontreranno il Ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina al quale relazioneranno la situazione. segue
"La risposta alla calamità – ha spiegato l'assessore Casini - deve partire anche dall'aiuto ai settori principali di questo territorio come l' agricoltura, la zootecnia, la forestazione, l'agriturismo e dunque il turismo. Vanno attivate immediatamente le misure specifiche del Piano di sviluppo rurale per ricostruire il potenziale produttivo mancato. A tal proposito chiederemo al ministro Martina una maggiore flessibilità. Nel frattempo - conclude una nota - ogni Regione sta valutando i danni che si sono verificati. L'obiettivo è mantenere vive le vocazioni economiche di queste zone e per farlo occorre una strategia comune che leghi i due parchi, quello dei Sibillini e quello dei Monti della Laga che hanno le stesse condizioni geomorfologiche e lavorare in sinergia". fonte com
