(CIS) - Perugia-Assisi ago. - "Sono ottocento anni che la gente viene in pellegrinaggio ad accogliere il perdono di Dio secondo l'intuizione di Francesco d'Assisi. Il Papa si è voluto inserire in questo fiume di pellegrini per indicare ancora una volta alla Chiesa e alla società che solo il cammino della Misericordia e del Perdono può edificare un mondo degno di Dio e degno dell'uomo". E' il commento dei vescovi umbri dopo un pomeriggio di pellegrinaggio alla Porziuncola, il 4 agosto, di papa Francesco in occasione dell'ottavo centenario del "Perdono d'Assisi", l'indulgenza che san Francesco chiese e ottenne da papa Onorio III il 2 agosto 1216. "La presenza in Basilica degli ospiti dell'Istituto Serafico e dei profughi accolti dalla Caritas diocesana di Assisi – hanno evidenziato i presuli in una nota a firma di Riccardo Liguori - richiama a tutti l'urgenza di farsi interpreti credibili dello sguardo privilegiato di Dio su coloro che sono segnati dalla sofferenza e dal disagio".segue
"Il messaggio della Misericordia, del Perdono, che papa Francesco ha fatto risuonare alla Porziuncola e l'esercizio direttore del ministero della confessione costituiscono una chiara indicazione di percorso per la vita e l'azione pastorale delle nostre Chiese locali. Ringraziamo vivamente il Papa – hanno concluso i vesvodi della CEU – per il dono della sua presenza e della sua parola nella nostra terra umbra." Ieri il Papa come aveva gia' fatto in altre occasioni, ha confessato i fedeli, 19 Lui soltanto (un francescano, 2 sacerdoti, 4 scout, 11 volontari in Basilica e una donna in carrozzella), mentre molti altri li hanno confessati i vescovi dell'Umbria tra cui il presidente della CEU cardinale Gualtiero Bassetti. Come nella precedente visita dell'ottobre 2013, il Papa ha abbracciato e incontrato alcuni ragazzi malati, del Serafico.