Secondo il capogruppo pentastellato non è chiaro quale sarà l'attività di questo organismo intercomunale perché - spiega - “Lo Statuto stabilisce che si occupi di sociale, turismo, servizi informatici, progetti di sviluppo di area vasta e di accesso ai fondi europei. In realtà, non si parla di un piano su come gestire le funzioni condivise. L’Unione dei Comuni, priva di reale coerenza interna, connotata da indefinitezza di funzioni e servizi, dopo anni di tentativi falliti, pare nascere ora sotto il segno dei ‘15 milioni di euro’. Soldi che – sottolinea - devono obbligatoriamente essere investiti in progetti di ampio respiro: secondo il M5S, bisognerebbe iniziare dalla tutela dei corpi idrici del Trasimeno, intervenendo sui depuratori e sulla salvaguardia dell’area perilacuale. Il rischio è invece – conclude Liberati - che si crei l’ennesimo carrozzone spreca-soldi, un altro ente inutile, volto a intercettare fondi per poi spartirli tra i vari Comuni per mere spese ordinarie, spesso semplici manutenzioni, senza alcuna incidenza sui territori. Senza alcun reale progetto d’area scelto e condiviso con la cittadinanza”
Uniione Comuni Trasimeno: M5S, funzioni indefinite e no strategia
“Benedetti da Catiuscia Marini, che per l’ennesima volta abbandonava l’Aula con ore di anticipo, martedì scorso gli otto sindaci del Trasimeno hanno firmato l’atto costitutivo dell’Unione dei Comuni, più modernamente chiamato ‘la Città del Trasimeno’. Tuttavia se, come è stato dichiarato, “l’idea di città unica ... deve essere un sentire comune dei cittadini”, allora cominciamo male”. Il capogruppo regionale del M5S, Andrea Liberati, in una nota “condivisa anche dai consiglieri pentastellati dei Comuni del bacino” esprime critiche e perplessità sul nuovo organismo associativo, di cui lamenta, tra l'altro, la “scarsa partecipazione e informazione dei cittadini, la mancanza di uno studio di fattibilità finanziaria, l'indefinitezza delle funzioni, l'assenza di strategia territoriale”. ... segue