Giovedì 23 Giugno 2016 12:43

GDF: Com.do Umbria, i risultati nel 2016. Scoperti 68 evasori totali

I(CIS) - Perugia giu. - l bilancio dei risultati conseguiti dal comando regionale umbria nei primi 5 mesi del 2016, hanno dato risultati sulla lotta all'evasione, all'elusione e alle frodi fiscali con la scoperta di 68 evasori totali; sequestrati patrimoni per circa 12 milioni di euro. Sulla tutela spesa pubblica sono stati individuati finanziamenti europei e nazionali illecitamente richiesti per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro. 35 i frodatori di risorse pubbliche. 40 i responsabili di reati contro la pubblica amministrazione. Segnalati danni erariali dovuti a sprechi e malagestione di risorse pubbliche per oltre 12 milioni di euro. Il Contrasto alla criminalità economico-finanziaria, ha visto confiscati beni e patrimoni per circa 250mila euro alla criminalità organizzata. Oltre 615mila i prodotti illegali e con marchi contraffatti sequestrati. Sul controllo economico del territorio e contrasto al traffici illeciti, sono stati sequestrati oltre 3 chili di droghe, con 5 narcotrafficanti tratti in arresto. I numeri di questo impegno danno innanzitutto conto della collaborazione fornita alle Magistrature, atteso che nei primi 5 mesi del 2016 le unità operative del corpo sono state destinatarie di oltre 910 richieste e deleghe d'indagine dell'autorità giudiziaria ordinaria e contabile, il 73% delle quali già concluse. segue

 

Nel comparto dei reati tributari, circa 270 sono state le attività investigative delegate dalle autorità giudiziarie, di cui oltre la metà relative all'omesso versamento delle imposte e alle indebite compensazioni. 59 deleghe d'indagine hanno riguardato reati in materia di appalti, contro la pubblica amministrazione, frodi e truffe mirate alla percezione illecita di risorse pubbliche, cui si sono aggiunte più di 29 deleghe della corte dei conti per ipotesi di danno erariale. Oltre 400 sono state le deleghe che hanno riguardato reati di riciclaggio, autoriciclaggio, usura, contraffazione, reati societari, fallimentari e contro il patrimonio. Nel 2016, le attività operative sono state indirizzate verso i 3 obiettivi strategici affidati al corpo: lotta all'evasione, all'elusione e alle frodi fiscali; tutela della spesa pubblica; contrasto alla criminalità economico-finanziaria, cui si aggiungono gli interventi finalizzati ad assicurare il controllo economico del territorio ed il contrasto ai traffici illeciti. "Avvertiamo oggi un rinnovato consenso della collettività a cui la guardia di finanza è costantemente vicina. Il capo dello Stato ha affermato che il corpo costituisce "insostituibile presidio della legalità a garanzia dell'interesse pubblico, del cittadino e delle imprese". Lo ha detto il Gen. Augelli nel corso del suo intervento, aggiungendo che "per essere anche in futuro degni di un giudizio così lusinghiero ed impegnativo, dovremo dimostrare di saperci rinnovare nel rispetto delle tradizioni e continuare ad operare ispirandoci a quegli antichi ed immutabili valori quali il coraggio, lo spirito di sacrificio, la lealtà istituzionale, la trasparenza ed il desiderio di renderci utili alla collettività. essere finanzieri oggi, quindi, costituisce al tempo stesso una missione ed un onore: significa garantire le libertà economiche fondamentali previste dalla carta costituzionale e, al tempo stesso, farsi messaggeri dei valori della legalità e del rispetto delle regole, indispensabili presupposti per la prosecuzione del cammino di crescita e rilancio del nostro paese". Per prevenire e reprimere l'evasione e le frodi fiscali sono state svolte, tra le attività ispettive, oltre 490 verifiche e controlli mirati nei confronti di persone e imprese preventivamente individuate sulla base di specifici indicatori di rischio, anche sulla scorta di raffinate analisi di dati disponibili presso le banche dati in uso al corpo, continuamente oggetto di attenta consultazione, elaborazione e valorizzazione delle informazioni in esse contenute. al performante impiego delle banche dati si è unita un'incisiva attività di intelligence e di controllo economico del territorio, strumenti indispensabili per l'individuazione più efficace degli evasori. denunciati 68 responsabili in relazione a circa 104 reati fiscali, di cui il 60% riguardanti gli illeciti più gravi come l'emissione di fatture per operazioni inesistenti, la dichiarazione fraudolenta, l'occultamento di documentazione contabile. 12 milioni di euro. Nel campo dell'economia sommersa, di azienda e di lavoro, sono stati individuati oltre 68 soggetti del tutto sconosciuti al fisco (evasori totali), nonché segnalati 90 soggetti nell'ambito del contrasto al sommerso di lavoro (lavoratori irregolari e "in nero"). Nel settore dell'evasione fiscale internazionale sono stati individuati 11 casi (fittizia residenza all'estero, non corretto assolvimento delle disposizioni in materia di monitoraggio fiscale e delle disposizioni in materia di imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all'estero), in particolare in quelle aree connotate da sistemi finanziari non trasparenti o da scarsa cooperazione amministrativa e giudiziaria. Scoperte inoltre 33 violazioni nel campo delle imposte sulla produzione e sui consumi, ed effettuati sequestri di beni mobili ed immobili per un valore complessivo di oltre 8 milioni di euro; 15 gli interventi eseguiti presso gli impianti di distribuzione stradale di carburanti. Su 49 interventi effettuati presso sale giochi e centri di scommesse, riscontrate irregolarità nel 16% dei casi. Per la Tutela della spesa pubblica nel settore del contrasto allo sperpero di denaro pubblico, sono stati eseguiti - e' detto nella relazione - oltre 140 interventi, che hanno interessato tutti i più importanti flussi di spesa, dalla sanità alla previdenza, dai fondi comunitari agli incentivi nazionali, dalle prestazioni sociali agevolate agli appalti. scoperti casi di illegittima percezione o richiesta di finanziamenti pubblici, comunitari e nazionali, per oltre 10 milioni di euro, con la denuncia all'autorità giudiziaria di 35 soggetti. nel settore degli appalti pubblici sono state riscontrate irregolarità per oltre 3 milioni e 300 mila euro, con la denuncia di 26 soggetti. Nell'ambito di 48 accertamenti svolti su delega della corte dei conti, segnalati sprechi o irregolari gestioni di fondi pubblici che hanno cagionato danni patrimoniali allo stato per più di 12 milioni di euro e segnalati alla magistratura contabile 96 soggetti per connesse ipotesi di responsabilità erariale. Nel campo dei reati contro la P. amministrazione, sono stati denunciati complessivamente 40 responsabili. 24 persone sono state sanzionate per aver fruito di prestazioni sociali agevolate o di esenzioni dai ticket sanitari non spettanti. fonte com abstract

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