Nella città di Changsha (capitale dell'Hunan, tra le principali dieci province cinesi, con un tasso di crescita annuale del 10%), HB sta investendo oltre 3 miliardi di yuan per realizzare, su una superficie di 67 ettari, "un luogo per trascorrere le vacanze dove è possibile abbracciare tutti i settori del turismo: dal più grande parco divertimenti sulla neve, a una città rinascimentale italiana", ha detto Liu Kai (general manager HB Italian Town). I settori di collaborazione per gli imprenditori italiani, auspicabilmente marchigiani (analogamente per gli umbri -ndr-), riguardano l'intrattenimento cinematografico, la ristorazione, l'allestimento delle cerimonie nunziali (i ragazzi cinesi potranno celebrare il loro matrimonio in un contesto "tutto italiano", reso famoso da numerose pellicole cinematografiche), l'alberghiero (anche qui si chiede una gestione italiana degli hotel), la manifattura artigianale di qualità e i laboratori del gusto (per animare i negozi italiani che verranno realizzati), l'organizzazione di spettacoli e manifestazioni artistiche. "Vogliamo che nel villaggio aleggi la passione e la cultura italiana. L'Italia è la culla dei popoli e delle culture europee, del Rinascimento – ha sottolineato Liu Qi Dong, presidente HB Italian Town – Guardiamo in particolare alle Marche perché hanno avviato, da tempo, consolidate, amichevoli e ufficiali relazioni con l'Hunan. La citta italiana che realizzeremo dovrà essere punto di incontro e di collaborazione per promuovere lo sviluppo delle relazioni tra i due Paesi". Il dirigente regionale del servizio Internazionalizzazione, Raimondo Orsetti, ha puntualizzato la portata del progetto: "I nostri interlocutori rappresentano uno dei principali gruppi imprenditoriali cinesi. Stiamo beneficiando di un concreto ritorno della collaborazione avviato con lo Hunan." abstract fonte com