A livello nazionale, nel 2014, è invece la povertà economica a prevalere sui problemi di occupazione. Altre voci di bisogno si rilevano sul fronte delle dipendenze, dei problemi familiari, della condizione di immigrato, della salute. Si tratta di casi meno numerosi (anche perché denunciati forse per difetto, forse non ritenendosi il Centro di Ascolto la sede appropriata per la richiesta), che comunque richiedono interventi specifici, professionalmente adeguati, e quindi un'offerta appropriata di servizi. Tra le attività della Caritas, in risposta alle richieste degli utenti, spiccano le attività di "ascolto", nel corso delle quali, dopo un colloquio con l'utente, e dopo aver individuato i suoi reali bisogni, sono prefigurati possibili interventi di sostegno. Tra il 2014 e il 2015 aumenta l'intensità degli interventi, passandosi da 3,4 a 4,1 tipologie di interventi per utente, in connessione con il processo di impoverimento di molte famiglie. Al netto delle attività di ascolto, oltre il 90% degli interventi ha come oggetto sussidi di tipo economico (in gran parte dedicati al pagamento di bollette/tasse). Un importo marginale, ma in forte crescita, è dedicata all'erogazione di beni e servizi materiali, attualmente compiuta dall'Emporio, per il quale non disponiamo ancora di un archivio sistematico di dati. Le indicazioni fornite dal Rapporto confermano anche per la nostra diocesi la gravità della situazione sociale, che colpisce l'intero Paese. Per fronteggiare povertà ed esclusione sociale, si impone, tra l'altro, la presenza di una comunità locale in cui i cittadini siano legati da un patto di partecipazione e cittadinanza attiva, tra loro e con un'amministrazione pubblica orientata ad un'effettiva azione sussidiaria, per dei servizi flessibili, personalizzati e integrati, con piena trasparenza della propria azione. Nella promozione sincera della dignità ed autonomia di poveri ed emarginati, la nostra comunità può ritrovare, come Papa Francesco non si stanca di ripetere, la sua dimensione più profonda e più autenticamente umana. La Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve / fonte com