City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Martedì 26 Gennaio 2016 16:13

Progetto Città del Cinema a Changsha: il padiglione italiano sarà un vero quartiere

(CIS) - "Avevamo chiesto delle piccole modifiche e l'ufficio urbanistica ha risolto i nostri dubbi sulla viabilità. L'accesso al padiglione italiano avverrà anche dall'esterno della Città del Cinema, a vantaggio della fruibilità degli spazi e della valorizzazione delle realtà produttivo-commerciali rappresentate". A Changsha, città cinese capoluogo dello Hunan, si lavora alacremente all'edificazione ed inaugurazione della prima delle 22 Città del Cinema, prevista il 28 giugno 2017, e Roberto Raimondi, rappresentante per l'Europa della HBrothers Spa, casa cinematografica ideatrice del progetto, insieme alla Ping an Bank, cerca di prevenire qualunque criticità.... segue

"Dalle planimetrie aggiornate ed approvate pervenuteci, è evidente che non parliamo più di un padiglione italiano integrato nel Parco a tema – sottolinea l'esperto d'internazionalizzazione – ma di un 'quartiere tricolore', con una sua fisionomia, vivibile pure dai non visitatori parallelamente ed al di fuori dell'orario di apertura del Parco. L'accesso consentito da una delle direttrici cittadine , eliminerà il problema del biglietto d'ingresso e, pertanto, chi vorrà godere delle eccellenze italiane potrà accedere liberamente. Al suo interno – evidenzia ancora – ci sarà pure una Chiesa consacrata dove celebrare matrimoni". Un progetto di così vaste dimensioni - 380 unità commerciali e produttive italiane coinvolte, un volume d'affari di 600mln di euro l'anno, 10.000 presenze giornaliere stimate, spazi gratuiti per gli investitori ed il contributo del Governo locale consistente in 3 anni di mensilità pagate per i dipendenti - necessita di lungimiranza e professionalità. "Il 19 febbraio saremo in Cina con una delegazione del pool che lavora al progetto – spiega Raimondi – oltre me, il fiscalista ed un avvocato esperto di diritto comparato, per valutare con il Governo e gli uffici tecnici gli aspetti doganali e quelli relativi ai permessi di soggiorno". Raimondi sa bene che un'impresa intenzionata ad aprirsi all'estero deve affrontare passaggi affatto scontati. "Stiamo risolvendo gli ultimi dettagli – dice – inerenti un permesso di soggiorno ad hoc per i lavoratori del Parco a Tema e tratteremo questioni logistiche, fiscali e doganali. Su quest'ultimo aspetto possiamo già annunciare l'istituzione di una piattaforma commerciale utile a dirimere i passaggi burocratici dell'import e dello sdoganamento dei prodotti. E' ufficiale, nella Città del Cinema ci sarà una divisione logistica della HB Spa, con impiegati che si esprimono in italiano, per la tranquillità degli imprenditori". "L'aspetto burocratico-amministrativo - confessa Raimondi - preoccupa molto le aziende che non hanno maturato una grande esperienza d'internazionalizzazione e, avendo i requisiti, vorrebbero far parte del progetto ed abbiamo cercato di risolverlo. Entro la prima decade di marzo – dettaglia ancora - intensificheremo le selezioni, al momento le imprese umbre sono una cinquantina in aggiunta a quelle italiane, e poi via libera alla firma dei contratti".


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