Smacchi, dopo aver sottolineato che "un sistema di informazione plurale è sinonimo di buona democrazia", ha spiegato che la crisi economica italiana "sta avendo conseguenze anche sull'editoria, che mostra un notevole calo dei fatturati e una minor redditività, con conseguenze sia a livello occupazionale che di qualità del servizio offerto. I fatturati dei giornali – ha detto - legati alle pubblicità hanno registrato un calo, dal 2014 al 2015, del 5,9% per quotidiani e periodici, -7 per i quotidiani, -3,9 per i settimanali, -4,2 per i mensili. Secondo il rapporto della FIEG che fotografa l'andamento economico del settore per il triennio 2011-2013 si evidenzia un calo costante dei fatturati: -2,1% del 2011, - 9,9 del 2012, -11 del 2013. Le vendite dei quotidiani sono scese del 10% nel 2013 e i ricavi pubblicitari del 19,4%. Al 2014 sono 1.660 le persone rimaste senza lavoro. Anche in Umbria il settore dell'informazione è in grave difficoltà e in profondo cambiamento, andando incontro a nuovi assetti societari che potrebbero mettere a rischio il pluralismo dell'informazione della nostra regione. Si stima che i quattro quotidiani regionali abbiano perso nel giro di 5 anni circa 10mila copie, passando dalle 30mila alle 20mila. La crisi del sistema dell'informazione in Umbria, che riguarda anche le emittenti locali – ha sottolineato Smacchi -, non può essere soltanto un problema dei lavoratori di questo settore, ma la questione riguarda invece democrazia e partecipazione". L'assessore regionale allo Sviluppo economico, Fabio Paparelli ha assicurato la "massima attenzione alla vicenda da parte della Giunta regionale. La Regione - ha assicurato - intende favorire processi che portino al rafforzamento del sistema regionale della comunicazione, che stiamo attentamente monitorando". Nella replica, Smacchi si è detto soddisfatto delle rassicurazioni. "Ricordo - ha detto - che il prossimo 18 dicembre inizierà l'aumento di capitale da parte dell'azienda che si concluderà il 14 gennaio, e il 4 dicembre i giornalisti e i poligrafici hanno sfiduciato il direttore e quindi la linea editoriale. Per questo dovremo prestare particolare attenzione alla vicenda".