"Siamo convinti – sottolineano – che questa tragedia non tocca soltanto la Francia e che ciascun Governo europeo è chiamato in queste ore a gestire una situazione complessa. Non possiamo che augurarci che l'Europa tutta possa comprendere realmente e decidere cosa fare e quali siano le sue priorità. E' ormai palese che di sola contabilità e austerity si muore e mai, come la scorsa notte, siamo stati consapevoli di quanto la Francia sia vicina a noi, non solo geograficamente. Serve uno scatto – auspicano Betti e la sua squadra – perché se le priorità continueranno ad essere gli 'zero virgola' dei paesi cicala il rischio è subire da spettatori inermi le grandi transizioni politiche, economiche e demografiche che il mondo sta vivendo. L'alternativa è tentare di farne parte e di influenzarne il corso. Coerentemente con i nostri valori e la nostra storia. Dobbiamo partire da un'Europa dei Popoli, più che da un'Europa delle monete – concludono - che ha purtroppo alimentato solo egoismi e paure. E se vogliamo evitare che quest'ennesimo, tragico attacco a Parigi, che è il cuore dell'Europa, alimenti ancora più le nostre paure dobbiamo, tutti, fare uno sforzo affinché l'Europa si metta in piedi e scopra, o meglio, riscopra la sua altezza. Intanto, nel nostro contesto provinciale e solo relativamente 'piccolo', non possiamo che continuare a riflettere su quanto accaduto, continuando ad operare con unità di intenti e condividendo le medesime convinzioni che storicamente trovarono nella Francia il contesto dal quale diffondersi e che non possono né devono essere messe in discussione da simili attacchi"