L'intento, scrive in un passaggio, è applicare "la tariffa corretta e valutare con maggiore puntualità la correttezza o meno delle fasce ISEE individuate". Il nuovo corso intrapreso dall'amministrazione, che l'ha posta a riferimento regionale e nazionale, è stato costruito attorno ad esigenze prioritarie – "alla luce, spiega sempre Baldelli, di quanto si sta verificando nei territori limitrofi e delle criticità riscontrate nella precedente gara d'appalto" – ovvero il mantenimento dei cinque punti cottura, la valorizzazione delle produzioni e delle filiere di eccellenza del territorio e la centralità dei Comitati Mensa e del ruolo del genitore accanto al Comune nella verifica dei pasti erogati. Il servizio, affidato in gestione per 12 anni al Consorzio "ABN – A & B Network", si sviluppa su tre assi d'intervento: mense, orto sociale e dispensa solidale, così da mettere a sistema gli obiettivi strategici dell'amministrazione, ovvero sociale, scuole ed occupazione, mantenendo fermo l'aspetto qualità a fronte delle risorse sempre più limitate. "Le novità – promette l'assessore - verranno illustrate pure durante specifici incontri con i genitori, tuttavia, nell'individuare le 4 fasce ISEE abbiamo fatto delle stime, rese ancora più complicate dalle variazioni introdotte da quest'anno nel calcolo dell'indicatore. Tali fasce, a consuntivo, verranno verificate al fine di essere certi che fotografino in maniera corretta la distribuzione dei redditi delle famiglie. Laddove, ad esempio, riscontrassimo una concentrazione prevalente di ISEE sopra i 19mila euro – conclude Baldelli - dovremo probabilmente modificare le fasce perché le proiezioni che ci sono state fornite da CAF e studi di commercialisti che hanno collaborato con noi nei mesi scorsi, ci dicono che la 'famiglia media' dovrebbe cadere nella terza fascia. Chi ancora non l'avesse fatto, allora, provveda ad inviarci la documentazione richiesta".