City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Martedì 27 Ottobre 2015 11:41

Equitalia: con un bollettino MAV chiesti 140 mila euro a piccolo imprenditore

(CIS) - Perugia, ott.- Riceve un bollettino da Equitalia che lo invita a pagare entro 5 giorni la somma di 140mila euro, cosi' come se fossero "bruscolini"......Non 140 euro....., ma 140mila.....con un bollettino postale gia' premarcato, pronto all'uso. Chi ha ricevuto questo dovrebbe andare alle Posta con 140 mila euro in contanti........ Nell'avviso, non c'e' un nome da chiamare, ma un MAV da pagare o in contanti o carta di credito (dubito che si possa pagare una cifra cosi' alta) e.... pagare., pagare, solo pagare. Lo Stato attraverso il suo "uffici" chiede conto in base alle norme (errate?? giuste??) considerando il soggetto un "evasore". L'uomo, un piccolo imprenditore umbro, professionista, sbianca, si sente male, ma poi sapendo che la sua contabilita' era stata sempre seguita da studi professionali di prim'ordine, li contatta. Il professionista aveva gia' presentato un ricorso all'Agenzia delle Entrate quando la cifra richiesta era allora attorno ai 89 mila euro, aumentata di agii e degli interessi perche' in attesa delle decisioni delle Commissioni Tributarie, il debito e' passato a Equitalia che ha disposto, intimando il pagamento. segue

 

Ma come e' possibile chiedere un pagamento di una cifra cosi' elevata, dovuta forse a piu' di una cartella, senza minimamente chiedersi se erano stati commessi errori. Di certo c'e' che il piccolo imprenditore non piu' con la lucidita' mentale di battagliare, di dedicarsi al lavoro dei suoi dipendenti, alla ricerca di altri servizi o lavori, decide di mollare, "soccombere," sotto il peso della richiesta. 92mila, e' una cifra pazzesca, forse sono i risparmi di una vita, se non di due, tre vite (i figli?) per molte persone, avendoli poi disponibili visto che oggi la crisi ha costretto molte famiglie ed imprese a dar fondo a quanto lecitamente messo da parte. L'unica cosa che ha saputo fare il legislatore (Renzi cerca di correggere a favore del cittadino, ma i problemi sono numerosi) e' stata quella, di disporre pagamenti dilazionati (con interessi) sino a 120 rate, togliendo pero' dal circuito soldi che potrebbero far aumentare i consumi e quindi rilanciare la ripresa. Pensare che per 10 anni si deve rimanere con questa preoccupazione, anni in cui si invecchia...... e' un incubo. Sarebbe necessaria una moratoria (ricordate il condono tombale....porto' soldi alle casse statali) per almeno due anni, tre anni, bloccando tutti i pagamenti richiesti o facendo pagare una percenutale minima come "anticipo" su future cifre, e cio' per far ripartire."Non perdete la speranza - ha detto Papa Francesco -; certo e' cosi', ma come si fa se sono altri uomini, che ti portano alla chiusura in se stessi. Quanti piccoli imprenditori si sono suicidati perche' questa speranza e venuta meno, forse perche' hanno realizzato che il loro progetto di piccola impresa, ha coinvolto la famiglia. Tanti hnno chiuso le piccole attivita', quelle piu' "sensibili". L'evasione non sta nelle piccolissime imprese o nelle famiglie che non hanno pagato multe, bolli, spazzatura, ecc.. perche' non avevano contante e soldi da destinarvi. L'evasione, quella "grande", quella che e' a piu' zeri, quella che non paga milioni allo Stato, se non miliardi di euro..... sta da altra parte. Riflettiamoci.


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