"In campagna elettorale – spiega - non abbiamo speso nulla per allettare o imbonire gli elettori con cene, porchette, braciole, intrattenimenti, location, happy hour, etc. Non abbiamo mai incontrato corporazioni, lobbies, imprese ma solo cittadini, persone. Ci siamo attenuti alle indicazioni della nostra lista e dell'associazione Libera, che prevedono tagli ai costi della politica e limiti per le spese individuali in campagna elettorale, allo scopo di fermare la deriva che sta portando a competere per il governo soltanto chi dispone di ingenti risorse finanziarie. E una volta eletto in Regione, ho proseguito nell'impegno a tagliare i costi della politica che, del resto, per me non è nuovo, avendolo concretamente praticato in tempi nei quali nessuno ne parlava: Infatti, in passato, mi sono ridotto alla metà i compensi dovuti di presidente di Comunità montana (incarico ricoperto per oltre quattro anni) e di presidente di Consiglio comunale (incarico ricoperto per più di un anno)".