"La posizione dei consiglieri regionali di centrodestra e liste civiche (Valerio Mancini, Emanuele Fiorini, Raffaele Nevi, Marco Squarta e Sergio De Vincenzi) – spiega Ricci - è di grande contrarietà, come ampiamente esplicitato sia nel programma per le elezioni regionali 2015 (in cui era riportato 'no a termovalorizzatori o centrali impattanti' mentre si era favorevoli a 'soluzioni innovative e compatibili con l'ambiente') che durante la recente discussione in Assemblea legislativa per la presentazione elle linee programmatiche". Ricci aggiunge che "la nostra linea politica quella compatibile con l'idea di Umbria verde, smart (intelligente) e che sviluppa la nuova economica della comunione fra persone e ambiente con: più differenziata, meno produzione di rifiuti, più risparmio energetico, più energie rinnovabili puntuali (che rendono energeticamente autonomi edifici e opifici), nuove tecnologie micro o non impattanti al fine trasformare i materiali non differenziati anche in energia riducendo al minimo i costi dei trasporti, mentre concentrare in poche grandi centrali porta invece al risultato opposto". Claudio Ricci conclude sottolineando che "la decisione sulle 12 nuove centrali è arrivata, come da tradizione, in pieno periodo di ferie, a Ferragosto, e con un atto governativo la cui lettura è molto complessa. Speriamo che ormai gli italiani e gli umbri abbiano chiaro che il tempo di cambiare è cominciato e non si arresterà: noi continueremo ad impegnarci per questo".