"La soppressione del Corpo forestale – sottolinea il parlamentare umbro – è solo un'operazione di marketing governativo che, lungi dal ridurre i costi, disperderà competenze, professionalità, esperienza e conoscenza del territorio". Numeri, alla mano, a conferma. Solo in Umbria, ricorda Gallinella, secondo il bilancio 2014 della Forestale, l'importo delle sanzioni amministrative elevate per 283 illeciti amministrativi accertati nel settore del contrasto delle attività di gestione e smaltimento illecito dei rifiuti è stato pari a circa 700.000 euro. Nell'attività di controllo dei tagli boschivi e del vincolo idrogeologico sono state accertate sanzioni amministrative per un importo di oltre 800.000 euro, con un incremento del 115% rispetto all'anno precedente. E' di 800 il numero dei verbali amministrativi elevati, a carico di 748 soggetti, tra privati e ditte boschive. Ammontano a 135 le persone denunciate per realizzazione di abusi edilizi in ambito rurale. In materia di salute e sicurezza agroalimentare risultano 25 i reati accertati nel 2014 di cui 13 per frode in commercio e sono state elevate 73 sanzioni amministrative per un importo totale di 114.000 euro. Forte attenzione, sottolinea il deputato, è stata posta alla difesa delle nostre eccellenze, come il tartufo. Ben 820, in questo caso, i controlli eseguiti con 65 verbali amministrativi. "Questo parziale elenco – afferma Gallinella - dimostra senza alcun dubbio la centralità del Corpo forestale dello Stato. Centralità polverizzata dalla riforma Madia. Funzioni e mezzi dovrebbero essere trasferiti ai vigili del fuoco, nell'ambito del previsto assorbimento della Forestale nei Carabinieri. Un pasticcio che ingolferà la macchina della sicurezza, a vantaggio di quanti compiono reati contro l'ambiente e minacciano la sicurezza agro-alimentare".