(CIS) - Perugia, set.- Due "pusher" albanesi, marito e moglie sessantenni, residenti in una altra Regione d'Italia, ma di fatto domiciliati in Perugia, sono stati arrestati dai Carabinieri del Reparto Operativo del capoluogo umbro, a conclusione di una complessa attività di controllo del territorio, finalizzata a reprimere il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nel capoluogo. Dai primi accertamenti sembrerebbe che entrambi fossero privi di una stabile attività lavorativa in regione, ma che avessero disponibilita' economiche tanto da aver pagato regolarmente l'affitto mentre, negli ultimi 4 mesi, per la crisi economica che evidentemente ha influito sul mercato della droga, ha avuto riflessi negativi anche per loro. I Carabinieri, durante un servizio di osservazione, hanno sorpreso la donna a vendere per 100 euro delle dosi di droga, cocaina purissima ceduta a un cliente, perugino, incensurato. segue
Nella perquisizione presso l'abitazione della coppia, vicina al luogo ove era stata riscontrata la cessione dello stupefacente, sono stati trovati occultati in un'intercapedine della toilette, dietro la lavatrice e in altri nascondigli, 74 confezioni di droga, tutte del tipo cocaina, per un peso complessivo di circa 80 grammi, dosi pronte per essere immesse nel mercato. La coppia di "pusher" - e' detto nella nota dei carabinieri - da alcuni giorni sembrava aver acquisito il monopolio dello spaccio di cocaina nella zona di Collestrada, ove molti clienti si recavano con cadenza quotidiana, per rifornirsi. fonte com