La vicepresidente ha quindi manifestato apprezzamento per la grande sensibilità culturale dimostrata dalle autorità di Malta, a cominciare dal Presidente della Repubblica George Abela e dal Ministro della Sanità Godfrey Farrugia, che hanno individuato con esattezza la natura 'olistica', unitaria, del problema dei disturbi alimentari: "Malta ha capito in pieno la natura di un problema, che non può essere semplicemente 'medicalizzato' nel modo tradizionale – ha riferito - ma ha bisogno di un approccio integrato, multidisciplinare, fondato sull'individuo, la sua storia, il suo ambiente e la sua rete delle sue relazioni". La cooperazione tra la Regione Umbria e lo Stato di Malta rientra nell'ambito di un protocollo generale di cooperazione sanitaria sottoscritto negli anni scorsi tra il Ministero delle politiche sociali del governo di Malta e il Ministero della Salute della Repubblica italiana.