City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Martedì 16 Aprile 2013 14:54

Boston: bombe sulla maratona, giovane saudita piantonato in ospedale

(ASCA) - Roma, 1apr - Tre morti, fra cui un bambino di otto anni e 144 persone ricoverate in ospedale, molte in gravi condizioni. E' il bilancio delle due bombe esplose ieri alla maratona di Boston, che hanno fatto precipitare gli Stati Uniti in un nuovo incubo terrorismo. Ancora ignoti gli autori della strage, provocata da due ordigni esplosi a distanza di 12 secondi l'uno dall'altro al traguardo della storica manifestazione cittadina, che si tiene ormai da 117 anni. L'Fbi sta conducendo le indagini e secondo le notizie riportate dalla Cnn, un giovane saudita, ferito ad una gamba, sarebbe attualmente ricoverato sotto sorveglianza in un ospedale di Boston. La polizia ha pero' precisato che non si puo' dire che il giovane, in Usa con un visto da studente, sia coinvolto nella preparazione dell'attentato. segue

Di fatto non e' in stato di detenzione. Gli investigatori sarebbero alla ricerca di un ''maschio di pelle scura o nera'' con accento straniero. L'uomo e' stato visto con uno zaino nero e felpa mentre cercava di entrare in un'area riservata, circa cinque minuti prima della prima esplosione. La polizia del Massachusetts ha effettuato alcune perquisizioni, fra cui una casa nella zona di Revere, dopo aver fermato un uomo. Sarebbe stato lo stesso fermato, a causa del suo ''atteggiamento nervoso'', a guidare polizia e Fbi nella sua abitazione, che si trova tra Ocean Avenue e Beach Street. ''Ancora non sappiamo chi e' l'autore del gesto, ne' perche' lo ha fatto, ma andremo fino alla fine e troveremo i responsabili'', i quali, ''siano essi una persona o un gruppo'', ''sentiranno il peso della giustizia'', ha scritto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama in un messaggio inviato ieri sera alla nazione dalla Casa Bianca dopo l'attentato. Secondo il Site, la piattaforma di monitoraggio Usa delle organizzazioni terroristiche internazionali e dei siti web islamici, il braccio yemenita-saudita di Al-Qaeda aveva ordinato ai jihadisti in tutto il mondo di attaccare gli ''eventi sportivi''.


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