"Il portale sara' strumento di lavoro, di consultazione e di scambio perché, non solo la gente possa venire a Palazzo, ma il Palazzo arrivi in mezzo alla gente". Lo ha detto Ugo Mancusi, direttore dell'azienda umbra IdeAnimation che lo ha realizzato, nel corso della cerimonia di riapertura a Perugia, di Palazzo Marini Clarelli, già degli Oddi, rimasto disabitato per oltre mezzo secolo e divenuto ora, grazie al lavoro della Fondazione Marini Clarelli Santi, Casa Museo (con le 6 stanze visitabili al momento). Il sito internet della Fondazione realizzato dall'azienda IdeAnimation e presentato durante la cerimonia di riapertura alla presenza del sindaco del capoluogo Wladimiro Boccali, nasce come strumento volto a divulgare la storia del Palazzo e il patrimonio culturale e artistico in esso contenuto. Per questo propone al visitatore un tour virtuale in cui le stanze sono navigabili a 360° e in cui i dettagli di maggior pregio sono visualizzabili "da vicino" corredate da didascalie informative (per ora solo le sei navigabili ma in futuro verranno inserite anche le altre). Numerosi gli interventi, da Gianfranco Maddoli (Presidente Fondazione Marini Clarelli Santi), a Luigi Marini Clarelli (Vice Presidente Fondazione Marini Clarelli Santi), Francesco Scoppola (Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'Umbria). Un intermezzo musicale con il Quartetto d'archi del Conservatorio di Musica di Perugia "Francesco Morlacchi", diretto dal Maestro Paolo Franceschini ha allietato il pomeriggio. Al termine si e' svolta la visita alle 6 stanze, dopo quella "virtuale". L'erede del palazzo, la nobildonna Barbara Marini Clarelli Santi (scomparsa nel 2007) - moglie di Francesco Santi (scomparso nel 1993), già Direttore della Galleria Nazionale dell'Umbria e successivamente Soprintendente a Monumenti e Gallerie - per disposizioni testamentarie, ha voluto che l'immobile fosse destinato a "Casa Museo" e divenisse fruibile al pubblico grazie all'istituzione di una Fondazione che portasse il suo nome e quello del marito.