"Quanto verificatosi al seggio di Arrone e' un fatto di un'inaudita violenza - sottolineano - Proibire l'esercizio di un diritto, tanto piu' a consiglieri eletti in una lista civica di centrosinistra, scardina alla base il confronto democratico e lo stesso spirito delle Primarie, evidenziando l'arroganza e la chiusura di alcuni dirigenti del Pd locale". Al momento dei fatti, chiamata a motivare il perche' della sua presa di posizione, la presidente del seggio ha dichiarato per iscritto "Cerasa e Cesari come scritto al primo comma del Regolamento per le Primarie, rientrano tra le persone che svolgono attivita' politica in contrasto con la coalizione di centrosinistra 'Italia bene Comune' – Pd, Sel, Ss". Nello spiegare che la loro polemica nulla ha a che vedere con i risultati, visto che anche nel seggio di Arrone si e' registrata la vittoria netta con oltre il 53% di Renzi (il 43% e' andato a Bersani e, rispettivamente, 19 ed un consenso a Vendola e Puppato), Cerasa e Cesani concludono evidenziando come quello del Comune ternano non sia certo un caso 'anomalo' "nei limitrofi Montefranco e Ferentillo – ribadiscono i due consiglieri - ugualmente con maggioranza e minoranza di Centro Sinistra, i rappresentanti della lista in opposizione hanno potuto votare regolarmente".