Non sarà una passeggiata, e' stato evidenziato, perche' ci si trovera' nel cuore del conflitto più lungo del nostro tempo, laddove la pace appare più lontana e urgente. "Di fronte alla drammatica continuazione della guerra civile in Siria – ha sottolineato Lotti - alla diffusione delle armi, delle tensioni, del terrorismo, della violenza e delle sofferenze nell'intera regione; di fronte alla preparazione della guerra contro l'Iran, alla fine del processo di pace tra israeliani e palestinesi e i profondi sommovimenti provocati dalla primavera araba, abbiamo il dovere di agire. La pace che tante volte abbiamo invocato per Gerusalemme non è ancora arrivata. E i problemi che ieri dovevano essere risolti sono diventati ancora più complicati. Costruire la pace è difficile ma è necessario. L'alternativa è troppo inquietante per essere considerata. Per questo, mentre il mondo sembra aver ceduto alla paralisi e alla rassegnazione, noi vogliamo cercare nuove strade di pace da percorrere insieme accrescendo il nostro impegno di cittadini e istituzioni responsabili". Per una settimana, la Marcia andra' di città in città, ad ascoltare le voci per capire cosa sta accadendo ed anche cosa possono e debbono fare l'Italia e l'Europa. Si trattera' di una vera "Missione di Pace" in Israele e Palestina, promossa dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani con il patrocinio di Andrea Riccardi, Ministro della Cooperazione Internazionale e l'Integrazione, in collaborazione con la Rete Europea degli Enti Locali per la Pace in Medio Oriente, la Regione dell'Umbria e la Tavola della pace. pg