City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Martedì 16 Ottobre 2012 12:45

Umbria/Economia: L. Marchesani (Pdl), e’ allarme fallimenti

(CIS) - Perugia, 16 ott - "L'Umbria è di fatto maglia nera per quanto riguarda i fallimenti aziendali. Tra le regioni con la peggiore performance in termini assoluti, quella purtroppo con la situazione più precaria se si parametrano i dati all'ampiezza della Regione e alla sua popolazione". Così il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Pdl) sui dati pubblicati in un articolo del Sole 24 Ore.

Rispetto a ciò, secondo l'esponente del centrodestra, lo scenario che si prefigura "è apocalittico, e non solo per il trend e per il mero dato statistico che vede un'impennata di fallimenti nell'ultimo periodo e un dato assoluto rispetto al 2011 già incrementato nonostante l'anno non sia finito. La fine degli ammortizzatori sociali e la relativa mancanza di fondi relativa agli stessi di fatto non può, infatti, che peggiorare la situazione. Le grandi vertenze industriali aperte in Umbria – aggiunge - hanno certo un peso che non si può sminuire e rispetto alle quali occorre esprimere il massimo impegno, ma occorre puntare di più l'attenzione sulle crisi 'invisibili' delle decine e decine di piccole imprese che non reggono all'impatto della grave contingenza attuale e che vanno poi a comporre quei numeri drammatici che abbiamo letto oggi". Lignani Marchesani parla di "quadro di macelleria sociale perpetrato dal Governo Monti anche con l'ultimo decreto, di fatto una manovra, non solo verso le famiglie ma anche nei confronti delle imprese, e in spregio alle più elementari regole di trasparenza contributiva. Non serve fare propaganda di regime – aggiunge - e continuare a dire che il modello umbro ha sostenuto il sistema delle imprese garantendone la tenuta come da più parti si tenta di far trasparire. Occorre prendere coscienza della realtà drammatica che stiamo vivendo e dare un'immediata rivisitazione al bilancio regionale, eliminando sacche di sprechi e clientele, recuperando risorse al sostegno delle imprese e delle famiglie in difficoltà. Occorre al riguardo – propone l'esponente del centrodestra - un monitoraggio concertato tra Giunta e Consiglio, magari attraverso il Comitato di controllo, che permetta l'individuazione delle possibili risorse e dia una forza reale di indirizzo al Consiglio regionale. E' necessario – conclude – che la massima Assemblea umbra sia resa più funzionale ad affrontare concretamente una dinamica economico sociale che non si può certo più celare dietro manifestazioni, pseudo alleanze o 'patti per l'Umbria'".


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