A prevalere tra le specialità regionali i 1420 diversi tipi di pane, pasta e biscotti, seguiti da 1305 verdure fresche e lavorate, 766 salami, prosciutti, carni fresche e insaccati di diverso genere, 475 formaggi, 160 bevande tra analcoliche, liquori e distillati, 151 prodotti di origine animale (miele, lattiero-caseari escluso il burro, ecc.) e 147 preparazioni di pesci, molluschi, crostacei. Nel corso dell'iniziativa, in cui Coldiretti ha assegnato le "bandiere del gusto" a quei prodotti agroalimentari tradizionali salvati dall'estinzione, è stato sottolineato come nel 2012 il turismo enogastronomico cresce e supera i 5 mld di fatturato diventando il motore della vacanza Made in Italy nel tempo della crisi. Secondo l'indagine Coldiretti per più di un italiano su tre (35%) dipende dal cibo il successo della vacanza. Il cibo infatti - sottolinea l'associazione - è considerato dagli italiani l'ingrediente più importante della vacanza che batte la visita a musei e mostre, (29%), lo shopping (16%), la ricerca di nuove amicizie (12%), lo sport (6%) e il gioco d'azzardo (2%). Un'opportunità anche per l'Umbria - conclude Coldiretti - che può offrire prodotti agroalimentari di qualità e per le imprese agricole, che possono vendere senza intermediazioni e far conoscere le caratteristiche e il lavoro necessario per realizzare specialità territoriali inimitabili.