Lo schema di Decreto Legislativo sulla riorganizzazione degli uffici giudiziari nel territorio nazionale, infatti, per la Regione Umbria, come è stato redatto, determinerebbe la soppressione del Tribunale di Orvieto, delle sezioni distaccate del Tribunale di Perugia e di 13 sedi dei Giudici di Pace, causando un grave disagio all'intera collettività regionale. Sono state numerose le lettere inviate alla Presidente dai sindaci dei comuni umbri interessati alla riorganizzazione degli uffici giudiziari, nelle quali si stigmatizza il contenuto del decreto che "d'imperio" causerebbe la chiusura di strutture giudiziarie. Per tali ragioni Marini ha ritenuto doveroso scrivere alla Presidente Buongiorno, invitando la Commissione Giustizia "ad esaminare le considerazioni e proposte riportate dai Sindaci, affinché il disagio prodotto dalla riduzione e soppressione di numerosi uffici giudiziari nella Regione non si traduca in una 'bizzarra' riorganizzazione che sembra non tenere in nessun conto i naturali collegamenti viari, infrastrutturali e di trasporto e la continuità territoriale della comunità di riferimento". Per la Governatrice "le proposte contenute nel decreto non prendono nella giusta considerazione le specificità dei territori, i collegamenti infrastrutturali, le reti del trasporto pubblico locale né le specificità della comunità alle quali i servizi della Giustizia sono destinati, a cominciare dalla garanzia di accessibilità delle sedi giudiziarie da parte dei cittadini". La presidente invita la Commissione Giustizia a valutare le nuove proposte tenendo conto dei naturali collegamenti con le sedi giudiziarie più prossime.