Dal 1994 vengono assegnati annualmente contributi economici ai Comuni che assicurano i servizi socio-educativi residenziali per questi minori, sia attraverso le comunità d'accoglienza che attraverso le famiglie affidatarie. Quest'ultima scelta, in particolare, comporta di conseguenza la rimodulazione dei criteri di assegnazione dei fondi regionali destinati ai minori fuori famiglia. "Si è voluto dare certezza e coerenza al sistema di interventi economici e di sostegno in materia di affidamento familiare e accoglienza residenziale – ha spiegato Marconi – garantendo un intervento uniforme, congruente e costante da parte della Regione in relazione ai contributi per le famiglie affidatarie e alle tariffe delle strutture residenziali di accoglienza. Ritengo che queste soluzioni da una parte sostengano l'affidamento familiare e dall'altra diano la giusta sicurezza anche alle comunità d'accoglienza". Riguardo all'affido, per la definizione dei contributi economici è stato individuato come parametro di riferimento la pensione per gli invalidi oltre i 60 anni che per il 2011 è pari a 604 euro, con una maggiorazione del 10% in presenza di neonati e del 50% in presenza di minori disabili. I contributi poi variano rispetto alle diverse tipologie e caratteristiche di affido. Tra le novità, l'istituzione di un registro regionale di associazioni di famiglie affidatarie. Previste, inoltre, una serie di agevolazioni per l'affidamento familiare, dall'esenzione del ticket per i minori o per le cure ortodontiche e protesi dentali, alla gratuità per i servizi comunali di mensa, trasporto scolastico, nido d'infanzia, al contributo per l'acquisto di testi scolastici. "L'applicazione di queste misure – dichiara Marconi – dipenderà dalle disponibilità finanziarie che saranno indicate dalla Giunta regionale, eventualmente estendendole alle strutture di accoglienza residenziale".