(ASCA) - Perugia, 24 mag - Clonavano carte di credito italiane e straniere (soprattutto statunitensi e canadesi) acquisendone i codici e le utilizzavano per effettuare acquisti o per prelevare denaro dai conti di ignari utenti con il supporto dei Pos di esercizi commerciali compiacenti(meglio se con servizi di money transfert e internet point). I proventi venivano quindi suddivisi in misura proporzionale al livello occupato nella 'gerarchia etnica' dal partecipante all'attivita'. SEGUE
Questo il senso dell'indagine denominata ''Cards & Bros'' che ha portato all'emissione di 15 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti nigeriani, con precedenti, senza un lavoro stabile, alcuni irregolari. Ad effettuare gli arresti il compartimento di polizia postale di Perugia, con il supporto del Servizio comunicazioni di Roma e l'ausilio sul campo dei colleghi dei compartimenti PolPosta di Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Toscana. 14 dei provvedimenti (11 in carcere e 4 ai domiciliari) sono stati eseguiti tra Novara (6 arresti), Brescia (2) Reggio Emilia (1), Gualdo Tadino (2) e Montevarchi (3, tra i quali colui che viene considerato il soggetto apicale dell'organizzazione e che si ritiene detenga i contatti di una rete ancora piu' vasta). Sfuggito all'arresto un soggetto che risiede in Olanda ed a carico del quale sara' emesso mandato di cattura europeo. Gli africani dovranno rispondere di associazione per delinquere, finalizzata al fraudolento utilizzo di carte di credito clonate.