Lo ha sottolineato il presidente della Regione Marche e relatore del parere al Comitato delle Regioni, Gian Mario Spacca, a commento di uno dei primi risultati conseguiti dall'approvazione della macroregione adriatico ionica al Comitato delle Regioni d'Europa dell'11 ottobre scorso, ovvero l'inserimento nel testo del parere di progetti concreti soprattutto per quel che riguarda le infrastrutture e i trasporti. Uno di questi e' l'emendamento all'indirizzo della Commissione Europea in materia di infrastrutture, con cui si prevede il prolungamento a sud del Corridoio Baltico-Adriatico, con l'inserimento delle Marche e di Ancona nel tracciato. Le due macrostrategie europee per il Baltico ed il Danubio, secondo quanto sottolinea il punto 28 del parere sulla macroregione approvato dal Comitato, ''insieme alla strategia adriatico ionica e alle future strategie dell'UE, possono creare interconnessioni e sinergie, anche infrastrutturali. Esse dovrebbero costituire un asse fra Nord e Sud dell'Europa e, in questo contesto, la macroregione adriatico-ionica rafforzerebbe e decongestionerebbe l'accesso sudorientale dell'Europa al resto del mondo, potendo comprendere anche l'area del Mediterraneo centro-orientale attraverso l'allungamento del Corridoio Baltico-Adriatico''. Significa che l'inserimento nel Corridoio Baltico-Adriatico dei collegamenti ferroviari e delle piattaforme multimodali di Udine, Venezia e Ravenna e dei porti di Trieste, Venezia e Ravenna deciso dalla Commissione Europea, dovrebbe essere prolungato a sud lungo la costa adriatica, ricomprendendo dunque anche le Marche e il porto di Ancona. ''Del resto - ha concluso Spacca - nel parere approvato dalle Regioni e' evidenziato che gli spazi europei sono tra loro funzionali e si auspica il collegamento dell'area baltica e dell'area danubiana con quella adriatico ionica, quale naturale completamento e rafforzamento della politica europea di cooperazione territoriale''. La strategia adriatico ionica, come sottolineato nel parere ''non produrra' solo documenti di pianificazione, ma anche azioni - azioni concrete e visibili - volte ad affrontare le sfide che si aprono per quest'area. Gli Stati, le regioni e le altre parti interessate devono assumersi la responsabilita' di fare da capofila in settori prioritari specifici e in progetti di punta ispirati da un approccio integrato alla politica marittima, alla politica dei trasporti e della portualita' nell'ambito della logica dei corridoi paneuropei''.