''Il decremento delle ditte iscritte all'albo dal 2005 al 2011 - ha puntualizzato l'assessore - e' sintomatico di una situazione d'emergenza". Richiamo quindi alla regione per la predisposizione di un Piano del trasporto merci, il rilancio di una programmazione intermodale che, abbattendo costi e tempi di percorrenza, guardi alle direttrici internazionali e mediterranee (porto di Ancona, Ravenna, Civitavecchia, aeroporto Umbria) del traffico delle merci, in un contesto di integrazione logistica tra trasporto su gomma, su rotaia e via mare. Quanto detto va realizzato in forte sinergia con le altre Istituzioni e le forze economiche e sociali, senza eludere la riapertura di un confronto con il governo che porti a una rivisitazione delle politiche e dei provvedimenti fin qui adottati che appaiono fortemente penalizzanti per operatori gia' provati dalla crisi strutturale dell'economia''.