Costa Concordia: clandestini e lavoro nero, accuse indegne In primo piano
(ASCA) - Roma, 25 gen - Accuse ''indegne'' quelle rivolte alla Costa Crociere su clandestini a bordo e lavoro nero. Lo ha detto il presidente e amministratore delegato di Costa Crociere, Pierluigi Foschi, nel corso di un'audizione in commissione Lavori Pubblici al Senato, sul naufragio della Costa Concordia, davanti all'Isola del Giglio, nella notte del 13 gennaio. ''E' impensabile - ha evidenziato - che una societa' con una tradizione come la nostra possa accettare clandestini a bordo. E' una cosa ignobile e impensabile. I nostri sistemi di controllo sono all'avanguardia, le persone che salgono a bordo sono tutte fotografate'' e hanno uno ''scheda Costa''. Il servizio di guardia a bordo ''e' rigido e severo''. segue