''Per l'Umbria - vanno avanti Lignani, Modena e Monni - la situazione e' piu' grave delle altre perche' non subisce solamente un outlook negativo del rating da 'A+' ad 'A' ma anche il declassamento dei titoli di lungo periodo emessi dalla Regione con scadenza nel 2017, 2018 e 2019. Come dire - spiegano - che nei prossimi anni si dovranno pagare tassi di interesse piu' alti anche per i futuri mutui con conseguenze devastanti per i conti e soprattutto per le future generazioni''. Secondo gli esponenti della minoranza ''da questa notizia emergono le bugie, dette piu' volte in sede di sessione di bilancio, da parte della Giunta allorche' affermava che il rating di ciascuna Regione andava di pari passo con quello dello Stato e quindi eventuali declassamenti erano da imputare esclusivamente al Governo. Il fatto che ci siano declassamenti a macchia di leopardo - osservano gli esponenti del PdL - e che alcune Regioni conservino rating superiori, deve pero', al di la' delle polemiche, far suonare un campanello d'allarme mettendo fine al piu' presto a una stagione di sprechi ed aprendone una di ottimizzazione di risorse a cominciare da una seria riforma endoregionale''.