Una strategia ''sposata' anche dall'ex premier, Silvio Berlusconi, che ieri, dopo aver ascoltato in Aula l'informativa urgente del suo successore a Palazzo Chigi, ha messo in risalto la necessita' che il governo ponga la questione di fiducia sulla manovra, altrimenti ''non credo ci sia la possibilita' di approvarla''. ''Era neccessario'' un intervento di questo tipo, ha aggiunto, anche se ''adesso vediamo in Commissione se possiamo portare qualche miglioramento''. ''Ma sul fatto che ci sara' il nostro sostegno leale a questo governo e a questa manovra non ci sono dubbi'', ha garantito il Cavaliere. ''Certe cose anche noi le avremmo fatte, se ci fosse stata la possibilita' di farle, per un accordo all'interno della nostra maggioranza, ma questa possibilita' - ha inoltre evidenziato Berlusconi - non c'e' stata''. Miglioramenti in Commissione, dunque. Nel Pdl, che oggi alle 11 riunira' il suo Ufficio di presidenza, si punta ad un alleggerimento dell'Ici sulla prima casa, da sempre considerata ''iniqua'' e non a caso soppressa nel 2008 quando il centrodestra, con Berlusconi, vinse le ultime elezioni. ''Sulla casa vorremmo che ci fossero delle modifiche in Parlamento, perche' e' nella casa che si concentrano le ricchezze degli italiani'', ha sottolineato Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato, contrario anche a una riforma degli ordini professionali: ''Vigileremo sul rispetto delle professioni affinche' questa grande riserva di competenze non venga danneggiata da politiche demagogiche''. Il Pd, dal canto suo, che ieri sera ha riunito il Coordinamento del partito, reclama ufficialmente ''maggiore equita''' e opterebbe per un innalzamento delle soglia (oggi il doppio dell'assegno minimo) esente dallo stop all'adeguamento legato all'inflazione, oltre alla richiesta di una maggiore incisivita' sulla tassazione dei capitali scudati. Il Terzo Polo, invece, punterebbe a ottenere misure piu' decise a tutela delle famiglie, capitolo da sempre cavallo di battaglia, ad esempio, per l'Udc di Pier Ferdinando Casini.
In attesa di seguire la partita parlamentare sulla manovra e di volare giovedi' a Bruxelles per il Consiglio Ue, Monti si appresta a vestire i panni di ospite in un programma televisivo, per la prima volta da presidente del Consiglio. Avverra' stasera, in diretta, in prima serata (dalle 20.35 alle 21.05), a ''Porta a porta', quando sara' intervistato da Bruno Vespa. Una partecipazione annunciata giorni fa - prima ancora che si conoscessero i dettagli delle pesanti misure anticrisi e che avesse comunicato la sua intenzione di riferire prima in Aula - foriera di forti polemiche politiche, su cui Monti non ha perso l'occasione per ironizzare: ''Prima di fare una breve apparizione in tv avro' parlato con tutti. Mi sono rivolto in un breve messaggio agli italiani, poi ho risposto alle domande della stampa in una lunga conferenza stampa''. Ma sulla ''breve'' partecipazione a ''Porta a porta', vedo un'''onda di eccitazione psicodrammatica''. E poi ''non so se andro' io o verra' Vespa''. In ogni caso, conclusa la diretta, Monti non partecipera' al talk show in seconda serata, a cui dovrebbero prendere parte invece il ministro allo Sviluppo e alle Infrastrutture, Corrado Passera, e il viceministro all'Economia, Vittorio Grilli.